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ASSOCIAZIONE CASALESE ARTE E STORIA PARCO NATURALE E AREA ATTREZZATA
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MUSEO CIVICO DI CASALE MONFERRATO
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SANT

SANTANNA

 

Dial. SantAna.

Abitanti: 280. Distanza da Casale Km 35 ‑ Altezza: m 296 s. m. Frazione di Montiglio Monferrato, provincia di Asti. È formata dalle due borgate di Pironda e Bossirio.

Parrocchia di S. Anna, in Sant’Anna di Montiglio, eretta nel 1933 [Marchisio].

Chiesa parrocchiale, S. Anna: la chiesa di S. Anna nel cantone di Pironda è citata nel 1617. Il 21/5/1727 fu fondata una nuova chiesa tra le borgate di Bossirio e Pironda. Nel 1803 venne eretto il campanile sul fianco sinistro (capomastro Casaleggio); nel 1835 furono edificati l’abside e il cornicione interno [Mandrino 1989, pp. 164-66]. Eretta a parrocchia il 12/9/1933 [Marchisio], ebbe il titolo di Santuario il 20/4/1953. Fu ampliata nel 1954 [AD 1974, p. 125].

Scalinata d’accesso. Facciata intonacata, con profilo a salienti. Sopra la porta si apre un oculo; ai lati ci sono due lesene con base allargata; nel timpano triangolare è collocata una statua di S. Anna con Maria bambina. Pareti laterali e abside sono in mattoni a vista e pietra. Interno a navata unica. Dietro l’altare, risalente al secondo quarto del sec. XX, è posta un’altra coppia di statue con S. Anna e Maria bambina, entro un'elaborata edicola di vetro comprendente varie lampade. Non vi sono quadri.

S. Carlo: in Cortanieto (dial. Curtanié. Curtis Aneari, 1151 [BSSS 193, doc. 2, p. 58], a sud-est dell’abitato. Una precedente cappella di S. Michele apparteneva all’abbazia benedettina dei Ss. Michele e Genuario di Lucedio [BSSS 193, doc. 2, p. 58; ARMO, pp. 40, 115; Mandrino 1989, p. 142]. La costruzione della chiesa attuale iniziò nel 1627. Nel 1693 Pietro Maria Masoero fece un lascito per la costruzione della cappella e dell’altare di S. Pietro; la chiesa non era quindi ancora ultimata. Nel 1725 vi erano quattro altari oltre al maggiore: di S. Pietro, di S. Filippo Neri (successivamente dedicato agli Angeli Custodi), di S. Domenico e del Rosario. Restauri nel 1858 a spese della famiglia Masoero. Nel 1929 furono effettuati altri restauri a chiesa e campanile (capomastro Ernesto Forno) [ASDC, Vis. past. Radicati, 470-485, fasc. 23, ff. 747r-748r; Mandrino 1989, pp. 150-53].

Le condizioni strutturali sono abbastanza buone; pareti esterne in mattoni e pietre grezze, in alcuni punti sporgenti. Facciata rivolta a ovest; sopra il portone, datato 1838, ci sono una statuetta di S. Carlo entro una nicchia e un oculo. Impianto ad aula con presbiterio-coro di diametro e altezza ridotti, delimitato da una balaustrata lignea dipinta (sec. XVII). Su ciascun lato della navata sporgono all'esterno due cappelle semicircolari, più basse delle pareti dell'aula. Il campanile si innalza presso il fianco destro del presbiterio. L'altare maggiore di stucco marmorizzato è riccamente decorato (sec. XVIII). Alla parete di fondo del coro è collocata parte della macchina lignea che ancora nel 1725 costituiva l'altar maggiore, con una tela raffigurante S. Carlo Borromeo in adorazione della croce, entro una cornice alla quale mancano due colonne laterali (in passato descritte), e che culmina con un timpano spezzato aggettante da cui si protende la figura di Dio Padre (sec. XVII). Anche gli altari laterali del XVIII e XIX secolo sono in muratura stuccata e dipinta a finto marmo.

S. Grato: a San Giorgio (dial. San Giors). Corrisponde probabilmente alla chiesa della Curtis Ponzani, che fu elencata senza titolo nel 1299 nella pieve di Montiglio [ARMO, p. 40], venne poi citata nel 1311 come chiesa di S. Giorgio di Corpugnano [Mandrino 1989, p. 167] e nel 1348 come chiesa di S. Giorgio de Corponzono [ARMO, p. 115]. Nel 1592 l’agiotoponimo di San Giorgio aveva ormai prevalso su Corpugnano. Nel 1725 veniva nominata la chiesa campestre di S. Grato, provvista di portico [Mandrino 1989, p. 167; ASDC, Vis. past. Radicati, 470-485, fasc. 23, f. 745v]. Fu parrocchiale (1500). È stata ristrutturata nel 1990, ed è in buone condizioni [AD 1991, p. 189].

Aula rettangolare preceduta da un portico con muretto ai lati; un campaniletto si innalza sul tetto dal lato sinistro. Accanto alla porta d'ingresso due lapidi ricordano i caduti delle guerre mondiali. Ha un altare ligneo tardo seicentesco con mensa moderna staccata; due colonne tortili scolpite con fogliami in rilievo contornano la pala rappresentante la Madonna col Bambino venerata da S. Grato e da un santo martire militare (prima metà sec. XVIII). Alla parete sinistra è collocato un quadro ovale con la Madonna venerata da S. Rocco (sec. XIX).

S. Francesco: a Stura (dial. Stüra).  Fu fatta costruire nel 1775 [AD 1974, p. 125] da un discendente di quel Pietro Maria Masoero che nel 1693 aveva donato la cappella e l’altare di S. Pietro alla chiesa di S. Carlo in Cortanieto. Una nuova campana fu benedetta nel 1915 [Mandrino 1989, pp. 153-54]. Aveva paramento in mattoni a vista, campanile a vela, un bel portale su cui si apriva una finestra ovale. Ancora descritta nel 1989; nel 1991 non era più esistente [Mandrino 1989, pp. 153-54; AD 1991, p. 189].