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SAN DESIDERIO

SAN DESIDERIO

 

Dial. SantIžè (la denominazione dialettale della frazione non corrisponde al nome dialettale del santo titolare, che è San Sidèri; sembra piuttosto rimandare a S. Eusebio) [Bo 1980, p. 39]. Nel Medioevo il centro abitato si chiamava Perno [Casalis, vol. III, 1836, pp. 321-22] (dial. Sità d’an Per. Paternum?, 950-51 [BSSS 28, doc. 61, p. 123]. La chiesa è citata nel 1299 in dipendenza dell'abbazia di S. Bartolomeo di Azzano d'Asti [BSSS 214, doc. 234, p. 351]; nel 1345 l’ecclesia S. Desiderii de Paerno è elencata nella pieve di Grana [Bosio 1894, p. 525]. Dal sec. XVI prevalse l’agiotoponimo San Desiderio [Milanese 1956, p. 17].

Abitanti: 230. Distanza da Casale Km 30 ‑ Altezza: m 200 s. m. Frazione di Calliano, provincia di Asti.

Parrocchia di S. Desiderio. Eretta nel 1299, nella diocesi di Asti [Milanese 1956, p. 18]; prima del 1569 era passata alla diocesi di Casale (forse vi rientrò fin dal 1474 con Calliano) [Settia 1991a, pp. 374-75; AD 1991, p. 192]. Probabilmente poco prima del 1500 la parrocchia di S. Desiderio era stata unita di fatto a S. Felice di Calliano [Milanese 1956, p. 21]. Dopo lunghe controversie tra gli abitanti di S. Desiderio ed i parroci di Calliano, i primi ottennero dal vescovo di Casale il permesso di erigere una propria parrocchia autonoma nel 1713, data alla quale hanno origine i libri parrocchiali [Notizie 1800; Milanese 1956, pp. 23-28; Raviola 2002, p. 32], ma ancora nella seconda metà del sec. XVIII la chiesa di S. Desiderio risultava essere solo una cappellania ed il sacerdote responsabile aveva titolo di vicario [Cavallo 2004]. L’erezione definitiva a parrocchia indipendente fu decretata dal vescovo mons. Avogadro il 25/9/1781 [Milanese 1956, p. 30].

Chiesa parrocchiale, S. Desiderio: all’estremo occidentale dell’abitato. Forse era inizialmente la chiesa di un monastero benedettino detto del Monticello (o del Bricco), in posizione dominante sulla valle, abbandonato verso il 1300. È di quell’anno un legato a favore della chiesa di S. Desiderio; vi risiedeva il sacerdote Giacomo Villani (documento dell’Archivio dei Padri Benedettini di Asti) [Milanese 1956, pp. 18-19]. Nel 1581 la vecchia chiesa del Monticello era diruta; tre anni dopo era in corso la costruzione di un altro edificio nel sito dove si trova l’attuale; nel 1599 fu collocato il battistero. Nel 1720 si decise l’erezione di una nuova chiesa, iniziando dal campanile, che fu terminato nel 1723. Dal 1740 al 1751 fu ricostruita la chiesa vera e propria, che fu benedetta il 3/2/1753 [Milanese 1956, pp. 26-38]. Nel 1785 fu approntato l’altar maggiore. Negli anni 1832-34 vennero fuse tre nuove campane (Pietro ed Evasio Gattinara). Nel 1845 si acquistarono candelieri sbalzati in rame argentato per l’altar maggiore (cesellatore Francesco Iaglione); della stessa epoca è la costruzione del coro in noce. Nel 1891 fu installato l’orologio sul campanile (orologiaio Giovanni Balma); restò in funzione fino al 1950, quando fu sostituito dall’attuale. Per l’aumento della popolazione l’edificio fu ampliato nel 1897-98, aggiungendo due navatelle laterali e prolungando la parte anteriore di due campate (progetto dell’ing. Alberto Girola). Nel 1899 si rifece il pavimento e si completò il restauro della parte vecchia della chiesa [Milanese 1956, pp. 52-59]. Il sagrato venne allestito nel 1910. Il 22/5/1912 mons. Gavotti consacrò la chiesa; durante la funzione un fulmine scoperchiò il campanile. Nel 1927 fu comprata la statua di S. Desiderio; successiva è la costruzione dell’altare del santo [Milanese 1956, pp. 62-66].

Il campanile in mattoni a vista si eleva sul fianco sinistro della chiesa; nel lato esterno è riportata su un concio di arenaria la data «1722». Facciata neoclassica con elemento centrale più elevato, corrispondente alla navata maggiore, completato da un timpano triangolare. Il portone è sormontato da una lunetta con l’immagine di S. Desiderio vescovo e da un oculo. Interno a tre navate con transetto. Vi sono decorazioni parietali di Anacleto Laretto (1911-12): affreschi delle pareti del presbiterio raffiguranti la Vocazione di S. Desiderio e il Martirio di S. Desiderio; dipinti sulla volta con la Madonna Assunta e gli Evangelisti [Milanese 1956, p. 64]. Alla parete di fondo, al di sopra del coro ligneo, sono poste una grande tela ottocentesca rappresentante S. Desiderio vescovo che protegge il lavoro nei campi e un piccolo quadro che effigia S. Desiderio a mezzobusto (sec. XVII). Altare maggiore in stucco marmorizzato (1785). Sono conservate tele già segnalate nel 1714 nella chiesa precedente, raffiguranti La Vergine col Bambino venerata dai Ss. Desiderio e Pietro, di scuola del Caccia [AD 1991, p. 192], la Madonna del Rosario coi Ss. Domenico e Caterina da Siena, la Madonna col Bambino e i Ss. Liberata, Antonio abate e Rocco [Milanese 1956, p. 36]. Vi è inoltre un Crocifisso ligneo moderno di Eugenio Guglielminetti.