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ASSOCIAZIONE CASALESE ARTE E STORIA PARCO NATURALE E AREA ATTREZZATA
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CASTELLETTO MONFERRATO

CASTELLETTO MONFERRATO

Dial. Castlèt. Castelletum, 1191 [BSSS 117, doc. 24, p. 299]. Già Castelletto Scazzoso (Casteletum Scazossi, 1388 [Bozzola 1926, p. 39]; nel 1937 fu sostituito il determinante Scazzoso con Monferrato [R.D. n. 1624, 26/8/1937].

Abitanti: 1280. Distanza da Casale Km 21 ‑ Altezza: m 197 s. m. Provincia di Alessandria.

Parrocchia di S. Siro. Eretta nel sec. XVII [AD 1991, p. 111]. Dalla diocesi di Pavia passò alla diocesi di Alessandria nel 1805 e alla diocesi di Casale nel 1806 [Canestri 1835, pp. 8-9; Settia 1991a, p. 373].

Chiesa parrocchiale, S. Siro: è al culmine del paese. Nel 1460 la chiesa principale di Castelletto era dedicata a S. Caterina e apparteneva al priorato agostiniano di S. Andrea di San Salvatore. Il titolo di S. Siro derivò prima del 1565 dalla chiesa omonima di San Salvatore [Toscani 2003a, p. 21; Toscani 2003c, p. 81]. La nuova parrocchiale eretta nel 1714, fu riedificata nel 1771 [Casalis, vol. IV, 1837, p. 164], probabilmente con aumento delle dimensioni; il campanile fu costruito nello stesso anno. Dalla visita pastorale dell'ottobre 1893 risulta che la chiesa venne benedetta l'anno 1781 a cagione di ricostruzione e ampliazione, dall'arciprete e vicario foraneo di S. Salvatore con autorizzazione della Curia Vescovile di Pavia. Non si conosce la data esatta di erezione della parrocchia. Fu retta dai padri rocchettini di S. Maria di Castello di Alessandria (Canonici Regolari Lateranensi), fino alla soppressione degli ordini religiosi, allorché la chiesa venne affidata ad un Curato ad nutum populi e a suo carico. Nel 1921 fu realizzata la Grotta di Lourdes con relativo altare. Nel 1928 fu sovrapposta una nuova facciata alla precedente in cotto dal capomastro Giuseppe Iberti e dallo stuccatore Virgilio Raiteri. Nel 1936 fu intonacato il campanile. Nel 1990 venne ripristinato il pavimento in cotto creando un'intercapedine contro l'umidità [AD 1991, p. 112]. Dopo rilevanti lavori di restauro la chiesa fu riaperta al culto il 14/4/1991 [AD 2002, p. 281].

Facciata classicheggiante rivolta a nord, in cemento dipinto a finto marmo; ordine ionico; in una nicchia è posta la statua di S. Siro. Elegante porta con battenti intagliati [Grignolio 1994, pp. 33-34]. La decorazione pittorica dell'interno fu realizzata a cavallo del 1900 [AD 1991, p. 112]; la volta a cupola è affrescata con un cielo stellato incorniciato da una balconata tonda (restauro di Pietro Vignoli, 1987). Di buona fattura sono l'altare maggiore e la balaustrata in marmi policromi (sec. XVIII). Ai lati del presbiterio vi sono alte logge con grate e nicchie in cui sono sistemate statuette di S. Giuseppe e della Madonna. Coro antico ma modesto. In una nicchia nell'abside è posta la statua principale di S. Siro (sec. XVIII). I due altari laterali sono neoclassici; quello del Sacro Cuore ha una pala di autore ignoto raffigurante i Ss. Sebastiano, Caterina d'Alessandria e Rocco (sec. XIX); in una nicchia sottostante l'altare si trova una statua di Cristo morto [fine sec. XIX]. Di fronte in una nicchia è collocata la statua della Madonna del Rosario, contornata da piccoli tondi in stucco coi Misteri dipinti; sul tabernacolo è posto il Bambino di Praga. A lato c'è un Crocifisso ligneo, eseguito a S. Damiano d'Asti in sostituzione del precedente di stucco rubato nel 1987. Bel battistero con tela scurita mal leggibile [Grignolio 1994, p. 34]. L'organo  giubileo della ditta Vermount è stato inaugurato nel 1985 [Nardin 1985].

Madonna della Pace: detta anche di S. Rocco, per la confraternita di S. Rocco (o dei Rossi) che un tempo vi risiedeva. Risale al 1611.

Il campanile ha guglia ottagonale. Elegante portico a tre arcate con portone d'ingresso settecentesco. Sul fianco destro dell'edificio, entro un'edicola centinata, è posto un dipinto murale mal conservato raffigurante la Madonna, restaurato nel 1998 (Anna Rosa Nicola). All'interno, ad una navata, si trovano ricche cornici di stucco e dipinti dei secoli XVII e XVIII, tra cui un'Assunzione di Maria del Moncalvo (1615) [Romano 1984, p. 539], collocata sulla parete di fondo al di sopra del coro ligneo, una Nascita di Gesù (1703, donatore Antonio Astori) e una Adorazione dei Magi (1703). L'altare di stucco dipinto a finto marmo è sormontato da un Crocifisso ligneo di tardo Settecento. Due pregevoli statue lignee raffigurano S. Rocco e S. Sebastiano. La chiesetta non è in buon stato, tuttavia viene utilizzata in alcune occasioni [AD 1991, p. 112].

B. V. del Rosario e S. Francesco d'Assisi: in frazione Giardinetto (dial. Giardinèt). Una chiesa dedicata a S. Francesco esisteva nel territorio di Castelletto nel 1460 [Toscani 2003a, p. 21]. Quella attuale è una chiesetta privata recentemente donata alla comunità castellettese. È costituita da due corpi: quello principale risalente al 1817 e un corpo laterale, corrispondente alla cappella della Madonna, eretto nel 1891 (lapide murata sulla parete di fondo a ricordo del donatore, Giovanni Aliora). Restauri nel 1991 e nel 1996-98 (pavimento, altari, bussola).

Facciata rivolta a nord, in mattoni a vista, come le restanti pareti. Il corpo principale è ad aula con presbiterio e abside semicircolare. Il campanile si eleva al lato sinistro dell'abside. Si conserva una bella statua della Madonna Immacolata [AD 1991, pp. 112-13].

S. Maria Maddalena: in località Beltondino (dial. Bartundìn. Bertondino, 1456 [Ricaldone 1998, p. 333]), nella grande cascina di proprietà della famiglia Ricaldone. Risale al sec. XVIII; completamente restaurata dai proprietari nel 1986. Bell'altare barocco realizzato con marmi pregiati di vario tipo [AD 1991, p. 113].

S. Silvestro: chiesetta del sec. XVI, già sede della confraternita di S. Giovanni decollato e S. Silvestro, detta dei Bianchi; croll? per incuria negli anni '80 del sec. XX [Alessandria 2005, p. 117].