M O N F E R R A T O A R T E

ASSOCIAZIONE CASALESE ARTE E STORIA PARCO NATURALE E AREA ATTREZZATA
DEL SACRO MONTE DI CREA
MUSEO CIVICO DI CASALE MONFERRATO
Home
Indice dei luoghi
Indice dei nomi
di persona
Indice dei titoli e
dei santi titolari
Bibliografia
 
Avvertenze
Segnalazione Contributi

 

Scheda precedente
Scheda successiva
 
CASTEL SAN PIETRO MONFERRATO

CASTEL SAN PIETRO MONFERRATO

 

Dial. Castè San Pé. Castrum Sancti Petri, 1167 [BSSS 42, II, doc. 5, p. 118]. Il determinante Monferrato fu aggiunto nel 1863 [R.D. n. 1160, 1/2/1863].
Già comune autonomo, nel 1929 fu soppresso e aggregato a Camino [R.D. n. 633, 28/3/1929].

Abitanti: 210. Distanza da Casale Km 19 ‑ Altezza: m 253 s. m. Frazione di Camino, provincia di Alessandria.

Parrocchia di S. Pietro Apostolo. Già nella diocesi di Vercelli, nel 1474 entrò nella nuova diocesi di Casale [De Bono 1986, p. 34].

Chiesa parrocchiale, S. Pietro Apostolo: al centro del paese. Fu costruita dal 1805 al 1808 in sostituzione di una cappella preesistente dedicata alla SS. Trinità. Edificio risanato negli anni '50 del Novecento; nel 1958 completo restauro del campanile.

Il ricco altare maggiore settecentesco in marmi policromi è intaccato dall’umidità; il tabernacolo è sormontato da un ciborio sorretto da colonnine. Coro ligneo intagliato, sopra il quale, sulla parete di fondo, è posta una tela raffigurante la Consegna delle chiavi a S. Pietro (sec. XVIII). All'altare laterale sinistro dedicato alla Madonna del Rosario è collocata la statua lignea della Madonna col Bambino (sec. XIX); il paliotto in scagliola tripartito (un ostensorio nell’elemento centrale) è firmato: «Guazzone fece» (data non leggibile, ma riferibile al quarto decennio del '700) [Di Majo 2012b, pp. 100, 102]. L'altare di destra è dedicato al Sacro Cuore.

S. Pietro: sul colle omonimo, in posizione panoramica. Ex parrocchiale [AD 1974, p. 75]; documentata dal 1216 [BSSS 89, doc. 23, p. 31]; elencata dal 1299 nella pieve di Cornale [ARMO, p. 38, p. 46 n. 221]. In un disegno del 1799 appare rinchiusa entro un recinto fortificato con torre-porta d’ingresso [Serrafero 1988, p. 114; Sommo 1992, p. 144]; nello stesso 1799 fu demolita, per essere ricostruita nel 1886 [AD 1969, p. 42]. Dagli anni novanta del sec. XX la chiesa, pur di proprietà della parrocchia di Castel San Pietro, è recintata all'interno di un podere privato. Presso l'edificio sacro era stato eretto in precedenza un traliccio metallico con ripetitore-radio, abbattuto nel 2013, mentre le attrezzature per l'amplificazione del segnale radio erano collocate in un ambiente sotterraneo della chiesa. La chiesa viene periodicamente aperta al pubblico per una funzione religiosa la domenica successiva alla festa di S. Pietro (29 giugno).

Edificio di piccole dimensioni (m 12 x 7), con facciata rivolta a sud-ovest e impianto ad aula rettangolare voltata a crociera e abside semicircolare con semicalotta.

S. Sebastiano: in località Ombra (dial. Umbra. Lumbra, 1167 [BSSS 42, II, doc. 5, p. 118]). Chiesa campestre già segnalata nel 1708 [ASDC, Vis. past. Radicati, 470-485, fasc. 3, f. 63r].

Bella facciata, intonacata, delimitata da due lesene angolari che reggono un frontone curvilineo a vento, dietro il quale s'innalza sul lato sinistro il piccolo campanile, in mattoni a vista come le restanti pareti esterne della chiesa. Il portale è decorato con due lesene laterali e un fregio mistilineo che incornicia la sovrastante finestra; il portone d'ingresso si conclude superiormente con un profilo sinuoso, vagamente orientaleggiante. Impianto ad aula rettangolare con abside semicircolare. Internamente il semicatino dell'abside è decorato con un dipinto murale più volte ritoccato raffigurante Dio benedicente tra i simboli degli Evangelisti e al di sotto la Madonna in trono col Bambino al centro e ai due lati i Ss. Lucia, Pietro martire, Giovanni Battista, Sebastiano, Rocco e Agata. Una lapide murata sulla parete sinistra dell'aula, datata 1869, ricorda la benefattrice Barbara Carisio. S. Sebastiano, titolare della chiesa, è ricordato anche da un mediocre quadro e da una moderna statua lignea, donata nel 2008 da Davide Pronzato. Le stazioni della Via Crucis sono stampe lievemente colorate di produzione tedesca (Josef Scholz, Mainz). È qui esposta inoltre una tavoletta ex voto raffigurante S. Rocco, datata 1797.

S. Liberata: in località Casalino (dial. Cažalìn). Chiesa rettangolare in mattoni; piccolo campanile in cemento. In facciata si legge la data 1730. Tela moderna con la santa.

S. Giorgio: in Piazzano (dial. Piasàn. Piazanum), 1212 [Pistan 2003, p. 311]). Una chiesa di Piazzano è elencata senza titolo nella pieve di Cornale nel 1299, nel 1359 e nel 1440 [ARMO, pp. 38, 236; Cognasso 1929, p. 236]. Fu eretta parrocchiale in data imprecisata (almeno da inizio '700 col titolo di rettoria); nel 1954 fu unita «aeque principaliter» con Castel San Pietro; infine nel 1986 la parrocchia fu soppressa [Saletta 1711, vol. I, parte II, c. 209v; AD 1974, p. 115; Decreto vescovile 30/6/1986].

Conserva una bella statua lignea della Madonna databile ai secoli XVII-XVIII [AD 1974, p. 115], forse proveniente da Monte Sion. Da Monte Sion proveniva anche «un magnifico quadro rappresentante S. Francesco in atto di ricevere le sacre stimmate» venduto alla chiesa di Piazzano agli inizi dell’Ottocento [Damonte 1891, p. 137]. Incidentalmente negli stessi anni veniva venduto a Casale da una ex monaca (o da un anziano religioso) il quadretto su tavola di Jan van Eyck raffigurante le Stigmate di S. Francesco, di provenienza ignota, ora alla Sabauda [Spantigati 1997b, pp. 28, 42].

S. Martino: a Isolengo (dial. Aisülèng. Usolengum), 1167 [BSSS 42, II, doc. 5, p. 118]. Chiesa documentata dal 1267 [BSSS 89, doc. 162, p. 206]; censita nella pieve di Cornale dal 1299 [ARMO, p. 38]. Costruzione attuale del 1720 [AD 1969, p. 55]. Nel 1985 venne rifatto il sagrato. Fu parrocchiale fino al 1986 [Decreto vescovile 30/6/1986].

La chiesa, dotata di un grande campanile, è stata resa accogliente da un recente restauro [AD 1991, p. 114]. Nel 2005 è stato abbattuto il rustico che si trovava alla destra dell'edificio sacro; purtroppo l’ambiente è stato alterato dall’erezione di un grosso prefabbricato. L'altare maggiore in stucco, di apparente fattura ottocentesca, ha un paliotto di scagliola datato 1677 (come l'analogo della chiesa di S. Anna di Ilengo), decorato con girali e tralci vegetali geometrizzanti e con un ostensorio al centro [Di Majo 2012b, p. 97].

S. Sebastiano: a Isolengo, in zona Monti. Nel 1724 era una chiesetta campestre ben conservata; all'altare aveva un quadro senza cornice coi Ss. Sebastiano e Grato [ASDC, Vis. past. Radicati, 470-485, fasc. 11, f. 367r]. L'attuale edificio è ad aula rettangolare, con piccolo campanile che si eleva sul lato destro del tetto; in facciata, ai lati della porta, si aprono due finestrelle rettangolari e al di sopra un'elegante finestra quadrilobata. Conserva una tela raffigurante S. Sebastiano e statue di S. Sebastiano e S. Lucia.